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(…) clarinettista raffinato e tecnicamente brillante Giuseppe Garbarino non ha mai accettato i confini ristretti, per il suo strumento, del solista. Ha costruito un Ensemble che dirige personalmente (…) la formazione che si è presentata a Santa Cecilia può considerarsi un punto d'arrivo.
(Bruno Cagli / Paese Sera)
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L'Ensemble Garbarino, un complesso veramente eccezionale di solisti ha portato l'ultimo gioiello della corona di Petrassi, cioè il Grand Septuor e ne ha dato una splendida esecuzione con Garbarino solista e direttore. E splendida ogni altra esecuzione del programma.
(Massimo Mila / La Stampa / Torino)
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L'Ensemble Garbarino è, come si sa, specialista nello stile contemporaneo e ha dato un nuovo saggio della sua abilità (…) Vivaci gli applausi.
(Enzo Restagno / Stampa Sera / Torino)
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L'Ensemble Garbarino, autentico valore internazionale nella esecuzione di musica moderna, va elogiato per l'informazione e il rigore con cui ne esplora i momenti alti.
(Massimo Mila / La Stampa / Torino)
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Garbarino ha sbalordito ancora una volta non soltanto per la sua versatilità esecutiva, ma per l'inarrivabile intensità espressiva… con inventiva e con immediatezza, quasi d'istinto.
(Luigi Bellingardi / Corriere della Sera / Roma)
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(…) eccellente l'Ensemble Garbarino (…) sorprende in questo complesso la nitidezza delle trame strumentali, la ricercata finezza dell'analisi timbrica che chiarisce il rovello formale dei nostri autori Schoenberg, Strawinskij. Approvo al cento per cento la versione della Histoire du Soldat. Esecuzioni perfettamente equilibrate.
(Mario Messinis / Gazzettino di Venezia)
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Ogni classificazione è riduttiva della personalità di Giuseppe Garbarino: egli è la musica stessa. Clarinettista insigne universalmente celebrato, i suoi interessi musicali spaziano al di là del suo strumento per investire tutti gli aspetti del far musica, e tutti a lui congeniali grazie alla sua superba preparazione, tecnica e intellettuale.
Se l’insieme strumentale che da lui prende nome come Ensemble Garbarino è reputato tra i complessi italiani di maggior prestigio per l'alta qualificazione esecutiva, Garbarino ha una virtù nella quale eccelle con maggiore incisività, ed è la direzione d'orchestra: in questo caso è la musica che suscita il gesto e lo anima, e non il gesto che si sovrappone al testo, tanto che le sue esecuzioni "porgono" la musica per quello che essa è, la sua forma e la sua sostanza; l'interpretazione di Garbarino è la sostanza stessa della musica che dirige.
(Goffredo Petrassi - 1982)
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Le esperienze della vita musicale in un paio di decenni Giuseppe Garbarino le ha vinte tutte. E’ stato primo clarinetto nell'orchestra della Rai di Roma, in quella della Scala di Milano ha vinto negli anni 60 ben cinque Concorsi Nazionali e nel '63 il Concorso Internazionale di Ginevra, che gli ha spalancato le porte del concertismo internazionale, ma attraverso tutto quel fare musica e gli studi di composizione condotti sotto la guida di Bruno Bettinelli, si sviluppava, a poco a poco, una prospettiva più ampia. Nel 1972 fondava una pattuglia di abilissimi e spericolati solisti che cominciavano a circolare nelle sale da concerto d'Italia e d'Europa diffondendovi la musica contemporanea. Sono stati centinaia e centinaia di concerti prodotti in uno scenario sempre più vasto, ma all'interno di tutto quell'operare rivolto al contemporaneo, continuavano a sussistere motivi di interessi antichi. l corsi di perfezionamento tenuti all'Accademia Chigiana di Siena e alla Scuola di Musica di Fiesole, con il loro impulso didattico, portavano alla costituzione di orchestre da camera e quindi alla direzione d'orchestra, affrontando i repertori più svariati. La formazione dell'Orchestra Sammartini di Milano, i seminari a Londra ed a Tel Aviv, le tournées negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica, la collaborazione con Kathy Berberian, Alexander Lonquich, Sigfried Palm, Igor Oistrak, Elly Ameling , la direzione delle orchestra della Rai di Milano, della Rai di Torino, dell'Arena di Verona, della Toscanini di Parma e di tanti altri Teatri ed Istituzioni Sinfoniche italiane e straniere, costituiscono alcune fra le maggiori esperienze degli ultimi anni e le tracce sonore sono affidate alle registrazioni della BBC, RSI, NCRV, NDR, ORF ecc., ed ai dischi CBS, Ducale, Nuova Era, Edi Pan ed altri.
(Enzo Restagno - Torino 1994)
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